La cena di Leonardo: storia di un capolavoro su vetro.

Dal 2 dicembre 2011 al 5 gennaio 2012, l’Associazione “Il Grisatoio” ha realizzato la mostra documentaria “La Cena di Leonardo – Il capolavoro leonardesco interpretato su vetro da due artiste perugine: Rosa e Cecilia Caselli”.

La mostra, realizzata in collaborazione con la Soprintendenza archivistica per l’Umbria,
ha reso omaggio a Rosa e Cecilia Caselli, nipoti di Francesco Moretti e figlie di Lodovico Caselli, che realizzarono tra il 1925 e il 1930 una vetrata riproducente l’Ultima Cena di Leonardo da Vinci nelle stesse dimensioni dell’originale (cm 459×884) per il Forest Lawn Memorial Park di Glendale (California).
La mostra è stata aperta al pubblico presso la sala espositiva della filiale Perugia Centro della Banca di Mantignana, alla presenza del Soprintendente archivistico per l’Umbria, dott. Mario Squadroni, e del Presidente della Banca, dott. Antonio Marinelli. Il Soprintendente ha sottolineato l’importanza storica dell’Archivio Moretti Caselli e l’opera assidua della Soprintendenza per preservarlo e metterlo in valore.
Il Presidente della Banca ha ringraziato i presenti, ribadendo l’offerta della sala espositiva per iniziative culturali della città.
Anna Falsettini, pronipote di Rosa e Cecilia Caselli, ha tracciato con affetto e gratitudine un commosso ricordo delle zie che le hanno trasmesso la loro arte e la loro passione.
Numerosi i visitatori: personalità del mondo dell’arte e della cultura, appassionati di arte e fotografia, amici e sostenitori dello Studio di vetrate artistiche Moretti Caselli.

Allestimento
foto Michele Panduri
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Il locale, suggestivo e pieno di storia, ha saputo mettere bene in risalto tutto il materiale esposto.
Nel 1937 Rosa e Cecilia Caselli, dopo lunghe esitazioni, accettarono di realizzare una seconda vetrata delle stesse dimensioni e con lo stesso soggetto, per Luigi Fatti di Sansepolcro. Tale vetrata è oggi visibile nella chiesa di San Giovanni a Sansepolcro (AR), sede del Museo Bernardini-Fatti della Vetrata Antica.
L’interpretazione su vetro del Cenacolo leonardesco può essere considerata l’opera più impegnativa da loro realizzata. La vetrata, di circa 40 mq, è dipinta con la tecnica utilizzata per le miniature, “a punta di pennello”.
Nella mostra i visitatori hanno potuto esaminare i cartoni preparatori, frammenti di vetrata, il carteggio intercorso tra le sorelle Caselli e i committenti e documenti a stampa.

LocandinaInvitoOpuscolo sulla vetrataComunicato stampa

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