Le lastre fotografiche delle vetrate nelle basiliche di Assisi e Santa Maria degli Angeli.

Dal 6 settembre al 30 dicembre 2009, l’Associazione “Il Grisatoio” ha realizzato la mostra documentaria “Testimonianze di restauro e creazione. Le lastre fotografiche delle vetrate nelle basiliche di Assisi e Santa Maria degli Angeli”.

‘Nel cuore dell’Acropoli, il 6 settembre, presso lo studio di vetrate artistiche Moretti-Caselli, in via Fatebenefratelli, 2, ha aperto una delle più grandi mostre storiche, artistiche e documentarie di sempre. S’intitola “Testimonianze di restauro e creazione. Le lastre fotografiche delle vetrate nelle basiliche di Assisi e Santa Maria degli Angeli”.
Nella storica residenza della famiglia di Guido Baglioni, costruita nel 1400, e poi divenuta proprietà della libera Università di Perugia, sono esposti foto d’epoca, bozzetti, documenti originali relativi alle vetrate delle basiliche in epigrafe.
L’occasione è offerta da una duplice ricorrenza: il 150° anniversario del Laboratorio di vetrate artistiche di Francesco Moretti e Lodovico Caselli e l’800° anniversario della prima Regola francescana.
Le circa 160 lastre in mostra riguardano i lavori realizzati nella Basilica di Santa Maria degli Angeli, di S. Francesco e di S. Chiara, nell’arco di tempo compreso tra il 1894 e il 1928.
Ripulite e riprodotte in formato digitale, le lastre sono state elaborate presso lo studio fotografico “Metalli”, con l’intervento specialistico di Michele Panduri, nipote di quinta generazione della famiglia Moretti Caselli, fotografo e collaboratore del Laboratorio. Visibili anche apparecchiature di tecnica fotografica che consentiranno di comprendere le tecniche originali utilizzate per realizzare le foto e sfruttarle al fine di creare bozzetti e vetrate.
Lo studioso Mario Lucio D’Arrigo ha catalogato circa 1400 lastre, realizzate con una soluzione di bromuro d’argento, prodotta a partire dal 1871. Caselli e Moretti fotografarono monumenti perugini e non, vedute, opere d’arte, modelli e gruppi di famiglia, allo scopo di poter realizzare le proprie vetrate artistiche. Immagini sviluppate in proprio e riviste mediante l’uso di un primordiale proiettore, anch’esso in mostra.

Apparecchiature fotografiche
foto Michele Panduri
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Ancor oggi […] prosegue l’opera del laboratorio che restaurò pure la vetrata di San Domenico a Perugia e realizzò quelle del Duomo di Orvieto e della cattedrale di San Lorenzo, nel capoluogo umbro.
Le vetrate a fuoco del celebre studio perugino costituiscono un “unicum” in termini di artigianato artistico.’
(Da un articolo di Sandro Allegrini, Corriere dell’Umbria, 17 settembre 2009)

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